Gli Iloti (in greco antico: Εἱλῶται o Εἱλῶτες) erano, nel sistema sociale di Sparta, una parte della popolazione del territorio dominato dalla polis greca vivente in stato di schiavitù. Questi schiavi, chiamati anche “il popolo servo”, erano considerati la classe più bassa della società spartana e svolgevano principalmente lavori agricoli e servili per conto dei cittadini liberi di Sparta, chiamati Spartiati.
Gli Iloti erano originariamente abitanti liberi del territorio di Laconia e Messenia, che furono conquistati da Sparta nel corso delle guerre macedoniche. Dopo la conquista, gli abitanti sconfitti furono ridotti in schiavitù e costretti a lavorare per i loro nuovi padroni spartani. Questa condizione di schiavitù era ereditaria, quindi gli Iloti erano destinati a vivere come schiavi per tutta la loro vita e non potevano accedere a una posizione sociale superiore.
La vita degli Iloti era estremamente dura e priva di libertà. Erano costretti a lavorare nei campi e negli allevamenti di Sparta, fornendo cibo e servizi ai cittadini spartani. Inoltre, erano soggetti a continue vessazioni e maltrattamenti da parte dei loro padroni, che avevano il diritto di punirli e ucciderli senza conseguenze legali.
Nonostante la loro schiavitù, gli Iloti erano occasionalmente reclutati come soldati per l’esercito spartano. Tuttavia, anche in questo caso, non ricevevano alcun riconoscimento o status speciale. Erano semplicemente utilizzati come carne da cannone nelle battaglie, senza alcuna possibilità di ottenere la libertà o la cittadinanza spartana.
La condizione degli Iloti nel sistema spartano è stata oggetto di dibattito tra gli storici. Alcuni sostengono che fossero trattati in modo così duro perché i cittadini spartani temevano una possibile ribellione degli schiavi. Altri sostengono che la schiavitù degli Iloti fosse semplicemente una parte integrante del sistema spartano, che si basava su una rigida gerarchia sociale e su una mentalità militaristica.
Domanda: Come si chiamano gli abitanti di Sparta?
Gli abitanti di Sparta sono chiamati Spartiati, o abitanti di Sparta. Essi sono i discendenti dei Dori conquistatori, che erano poche migliaia di persone. Gli Spartiati godono di tutti i diritti civili e politici e possiedono la maggior parte delle terre. Sono gli unici tra gli abitanti della Laconia a dedicarsi all’esercizio delle armi e al governo dello Stato.
Gli Spartiati costituiscono una classe privilegiata all’interno della società spartana. Essi sono addestrati fin dalla tenera età per diventare soldati e sono considerati i guardiani della città. La loro educazione è incentrata sull’addestramento militare e sulla disciplina. Gli Spartiati sono sottoposti a una rigorosa selezione fin dall’infanzia e solo coloro che dimostrano di possedere le qualità fisiche e morali necessarie vengono ammessi nella loro classe.
Gli Spartiati possiedono anche una notevole influenza politica. Essi partecipano all’Assemblea dei cittadini, dove prendono decisioni importanti per la città. Inoltre, hanno il diritto di eleggere e essere eletti ai pubblici uffici. Tuttavia, la loro posizione privilegiata è basata sul possesso della terra. Gli Spartiati possiedono grandi estensioni di terreno e gli eloti, una classe inferiore di contadini soggetti al servizio militare, lavorano per loro.
In conclusione, gli Spartiati sono gli abitanti di Sparta che discendono dai Dori conquistatori. Essi sono una classe privilegiata che possiede la maggior parte delle terre e si dedicano all’esercizio delle armi e al governo dello Stato. La loro educazione è incentrata sull’addestramento militare e sulla disciplina, e godono di diritti civili e politici. Gli Spartiati hanno una notevole influenza politica e partecipano attivamente alla vita pubblica della città.
Chi erano i lotti?
I lotti erano schiavi della gleba del territorio spartano, appartenenti allo stato e del tutto distinti dai servi e schiavi di proprietà dei privati. Essi facevano parte del sistema di produzione agricola spartano, in cui la terra era distribuita tra i cittadini spartani, chiamati omoioi, che erano considerati i veri cittadini di Sparta. I lotti erano assegnati ai cittadini e costituivano la base della loro economia.
I lotti erano affidati ai lotti per tutta la loro vita e non potevano essere venduti o trasferiti. Essi lavoravano la terra assegnata loro e producevano il cibo necessario per il loro sostentamento e per il sostentamento dello stato spartano. In cambio del loro lavoro, i lotti ricevevano una piccola parte del raccolto, ma la maggior parte del prodotto andava allo stato.
I lotti erano soggetti a rigide regole e restrizioni imposte dallo stato spartano. Dovevano obbedire a un severo regime di addestramento militare, noto come agoge, e potevano partecipare solo a poche attività sociali o politiche. Erano considerati una classe inferiore rispetto agli omoioi e non avevano la piena cittadinanza. Tuttavia, i lotti godevano anche di alcuni privilegi, come l’esenzione da alcune tasse e obblighi militari.
In conclusione, i lotti erano schiavi della gleba che lavoravano la terra assegnata loro nello stato spartano. Essi erano una parte essenziale dell’economia spartana e svolgevano un ruolo fondamentale nella produzione agricola. Nonostante le loro limitazioni e restrizioni, i lotti godevano di alcuni privilegi e contribuivano alla stabilità e alla prosperità dello stato spartano.