Chi sono i Goliardi: una tradizione giovanile da scoprire

I Goliardi sono una tradizione giovanile che affonda le sue radici nel medioevo e che ancora oggi viene praticata da studenti universitari in diverse parti del mondo. Questi giovani, noti anche come “goliardi”, sono soliti organizzare feste, sfilate e incontri culturali per celebrare il loro spirito di libertà e spensieratezza. Nel post di oggi, scopriremo chi sono i Goliardi, quali sono le loro caratteristiche distintive e come si svolgono le loro festività. Continuate a leggere per saperne di più!

Cosa vuol dire essere goliardico?

Essere goliardico significa, nella sua accezione più positiva, essere gioviale, generoso e spensierato. Si tratta di un atteggiamento tipicamente giovanile, caratterizzato da un senso di divertimento e allegria. I goliardi sono soliti organizzare feste e scherzi, divertendosi con gli amici e creando un’atmosfera di spensieratezza. Questo termine è spesso associato al mondo universitario, in particolare alle tradizioni goliardiche che si sono sviluppate negli atenei italiani.

Tuttavia, il termine “goliardico” può essere anche usato in senso negativo, per indicare comportamenti irriverenti, irresponsabili e privi di ponderatezza o serietà. In questo caso, si fa riferimento a atteggiamenti e azioni che non tengono conto delle conseguenze o che mancano di rispetto per le regole e le convenzioni sociali. Ad esempio, l’uso di uno spirito troppo goliardico può portare a situazioni di eccessiva confusione o a comportamenti che possono risultare offensivi per gli altri.

In conclusione, essere goliardico può essere un modo per vivere la gioventù con leggerezza e allegria, ma è importante fare attenzione a non cadere nell’irriverenza o nell’irresponsabilità. È fondamentale trovare un equilibrio tra il divertimento e il rispetto per gli altri, mantenendo sempre un atteggiamento ponderato e consapevole delle conseguenze delle proprie azioni.

Chi sono i goliardi e i giullari?

Chi sono i goliardi e i giullari?

Durante il Medioevo, i goliardi e i giullari erano figure molto importanti nella società. Questi erano giocolieri e cantastorie che, a partire dal IX secolo, vagavano in ogni zona dell’Europa occidentale, ricollegandosi ai mimi e agli istrioni della bassa latinità. Tuttavia, nonostante le loro abilità e il loro talento nell’intrattenere le persone, erano spesso considerati come “persone sospette” dalla società dell’epoca.

I goliardi erano studenti vagabondi che facevano parte delle università medievali. Essi si distinguevano per la loro ribellione contro le regole e le convenzioni sociali dell’epoca. Indossavano abiti colorati e sgargianti e si esibivano in canti e balli nelle piazze delle città. Erano noti per la loro vivacità e il loro spirito di libertà, che spesso si manifestava in canzoni e poesie satiriche che prendevano di mira l’autorità e l’ipocrisia della Chiesa e della nobiltà. Nonostante la loro condotta ribelle, i goliardi erano molto amati dal popolo, che li considerava come portatori di allegria e divertimento.

I giullari, invece, erano degli artisti ambulanti che si esibivano nelle corti nobiliari. Essi erano abili nel giocolare, nel suonare strumenti musicali e nel raccontare storie e leggende. I giullari erano molto richiesti nelle feste e nei banchetti dei nobili, dove intrattenevano gli ospiti con le loro abilità e il loro umorismo. Erano anche conosciuti per la loro capacità di improvvisare e interagire con il pubblico, coinvolgendolo nelle loro performance. I giullari erano spesso al servizio di un nobile o di una famiglia nobiliare, ma potevano anche viaggiare da una corte all’altra per guadagnarsi da vivere.

In conclusione, i goliardi e i giullari erano figure affascinanti e vivaci che hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura medievale. Nonostante fossero considerati “persone sospette”, erano amati e apprezzati dal popolo per la loro abilità nell’intrattenere e per il loro spirito di ribellione. La loro presenza nelle corti nobiliari e nelle piazze delle città ha contribuito a rendere il Medioevo un’epoca ricca di colori, suoni e storie.

Come erano chiamati anche i goliardi?

Come erano chiamati anche i goliardi?

Per queste loro caratteristiche i goliardi dei secoli XII e XIII venivano qualificati come “ribaldi, joculatores, bufones et histriones”. Questi termini erano spesso utilizzati per descrivere i goliardi a causa del loro comportamento spensierato e delle loro attività di intrattenimento.

I goliardi erano noti per il loro spirito ribelle e il loro amore per la gioia e la festa. Erano spesso visti come degli “sfaccendati” in quanto preferivano dedicarsi alla poesia, alla musica e alle feste anziché impegnarsi in attività più serie e produttive. I goliardi erano soliti organizzare festività e spettacoli, mettendo in scena commedie e canzoni per intrattenere il pubblico.

Inoltre, i goliardi erano anche noti come “joculatores” o giullari, poiché erano abili nell’esibire acrobazie e giochi di prestigio. Queste abilità li rendevano degli intrattenitori molto richiesti nelle corti e nei castelli. I goliardi si esibivano anche nelle piazze e nelle taverne, dove intrattenevano il pubblico con le loro performance comiche e musicali.

Infine, i goliardi venivano chiamati anche “bufones” e “histriones”, termini che sottolineavano il loro ruolo di attori e buffoni. Essi si facevano notare per le loro buffonate e i loro scherzi, che spesso includevano parodie di personaggi importanti o situazioni comuni. Queste performance comiche e satiriche li rendevano popolari tra il pubblico e contribuivano a mantenere vivo il loro spirito goliardico.

In conclusione, i goliardi dei secoli XII e XIII erano conosciuti con diversi nomi, tra cui “ribaldi, joculatores, bufones et histriones”. Questi termini riflettevano il loro comportamento spensierato e le loro attività di intrattenimento, che includevano poesia, musica, feste, acrobazie, giochi di prestigio e performance comiche.

La goliardia è nata nel Medioevo nelle università europee, come forma di divertimento e satireggiamento delle autorità accademiche.

La goliardia è nata nel Medioevo nelle università europee, come forma di divertimento e satireggiamento delle autorità accademiche.

Non tutti sanno che Bologna ha il primato di essere la città dove nasce la goliardia universitaria, da cui deriva la nascita di un vero e proprio ordine, il Fittone, che accoglie membri ogni anno con le matricole. La goliardia, infatti, trova le sue origini nel Medioevo, nelle università europee, come forma di divertimento e satireggiamento delle autorità accademiche. In particolare, a Bologna, l’atmosfera goliardica si è sviluppata a partire dal XIII secolo, grazie alla presenza dell’Università di Bologna, una delle più antiche d’Europa. Qui, i giovani studenti, chiamati “goliardi”, si organizzavano in gruppi e conducevano una vita spensierata, dedicandosi a scherzi, feste, canzoni e poesie.

La goliardia universitaria bolognese aveva una struttura ben definita, con ruoli e gerarchie precise. Il Fittone era l’ordine goliardico principale, composto da studenti che avevano superato l’esame di ammissione all’università. Ogni anno, con l’arrivo delle nuove matricole, il Fittone accoglieva nuovi membri, che venivano sottoposti a una serie di prove e iniziatiche per dimostrare la loro appartenenza al gruppo. Queste iniziatiche potevano essere di vario tipo, dalle prove di abilità fisica e intellettuale, alle sfide di coraggio, fino alle competizioni artistiche.

La goliardia universitaria a Bologna era caratterizzata da un forte senso di appartenenza e di identità collettiva. Gli studenti goliardi si riconoscevano grazie a particolari simboli e abbigliamenti, come il berretto frigio, il cappello a punta e i colori distintivi del Fittone. Inoltre, organizzavano feste e spettacoli, come le famose “sbandierate”, durante le quali sfilavano per le strade della città, ballando e cantando canzoni goliardiche.

La tradizione goliardica a Bologna è sopravvissuta fino ai giorni nostri, seppur con alcune modifiche e adattamenti ai tempi moderni. Oggi, la goliardia universitaria è ancora viva e attiva, con numerosi gruppi che si dedicano a organizzare eventi, feste e manifestazioni culturali. Inoltre, l’Università di Bologna ha istituito il Premio Goliardico, per premiare gli studenti che si sono distinti per il loro impegno nella promozione della cultura e delle tradizioni goliardiche.

In conclusione, la goliardia universitaria è nata nel Medioevo nelle università europee, come forma di divertimento e satireggiamento delle autorità accademiche. A Bologna, la goliardia ha trovato le sue radici più profonde, dando vita all’ordine goliardico del Fittone e a una tradizione goliardica che si è mantenuta viva nel corso dei secoli. Oggi, la goliardia universitaria a Bologna continua a rappresentare un importante elemento di identità e di socialità per gli studenti universitari.

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