La differenza tra liquidità immediate e differite è anch’essa legata al tempo. Se le liquidità immediate sono già liquide o lo saranno prima di dodici mesi, le liquidità differite richiedono più tempo: possono tradursi facilmente in liquidità, ma certamente non nel breve periodo.
Le liquidità immediate sono rappresentate da risorse finanziarie che sono facilmente convertibili in contante, generalmente entro un anno. Ciò include il denaro in conto corrente, i contanti in cassa e gli investimenti a breve termine come i certificati di deposito.
Le liquidità differite, d’altra parte, sono risorse finanziarie che richiedono più tempo per essere convertite in contante. Queste possono includere investimenti a lungo termine come azioni, obbligazioni e immobili, che richiedono una certa liquidazione o vendita per ottenere liquidità immediata.
Le liquidità immediate sono fondamentali per gestire le spese quotidiane, come il pagamento delle bollette e delle forniture. Sono disponibili immediatamente per coprire le necessità finanziarie immediate e garantire una gestione efficace della liquidità.
D’altra parte, le liquidità differite sono importanti per il futuro finanziario a lungo termine. Queste risorse possono essere utilizzate per investimenti strategici o per affrontare situazioni finanziarie impreviste. Tuttavia, richiedono una pianificazione accurata e un periodo di tempo più lungo per essere convertite in contante.
Le liquidità immediate sono considerate un’indicazione della liquidità immediata di un’azienda o di un individuo, mentre le liquidità differite riflettono la capacità di un’entità di gestire le proprie risorse finanziarie nel lungo periodo.
È importante trovare un equilibrio tra liquidità immediate e differite. Mentre le liquidità immediate forniscono sicurezza e flessibilità finanziaria nel breve periodo, le liquidità differite offrono opportunità di crescita e pianificazione finanziaria a lungo termine.
Cosa si intende per liquidità differite?
Le liquidità differite rappresentano una categoria di risorse finanziarie che possono essere convertite in denaro entro un periodo di tempo inferiore a un anno. Queste includono crediti commerciali a breve termine, crediti finanziari a breve termine e crediti diversi a breve termine.
I crediti commerciali a breve termine sono rappresentati dalle somme che un’azienda deve ricevere dai suoi clienti per beni o servizi venduti a credito. Questi crediti sono di solito accompagnati da fatture o documenti simili e possono essere liquidati in contanti entro un breve periodo di tempo.
I crediti finanziari a breve termine includono investimenti che l’azienda ha fatto in titoli di debito o altre forme di strumenti finanziari che possono essere facilmente venduti sul mercato entro un anno. Questi investimenti possono comprendere obbligazioni, certificati di deposito o conti correnti bancari a breve termine.
Infine, i crediti diversi a breve termine comprendono altre forme di crediti che possono essere liquidati entro un anno. Questi possono includere ad esempio i crediti IVA, i crediti tributari o i crediti vantati nei confronti di società collegate.
In generale, le liquidità differite sono considerate una parte importante del patrimonio di un’azienda, in quanto rappresentano risorse finanziarie che possono essere facilmente convertite in denaro contante per soddisfare le esigenze di pagamento a breve termine. Tuttavia, è importante notare che le liquidità differite non sono considerate come liquidità immediata, poiché richiedono un certo periodo di tempo per essere convertite in denaro contante.
Come si calcolano le liquidità differite?
Per calcolare le liquidità differite, è necessario considerare l’indice di liquidità primaria o immediata, noto anche come quick ratio. Questo rapporto è dato dal confronto tra le attività disponibili e i debiti a breve termine. Il numeratore rappresenta l’ammontare del denaro in cassa e in banca, dei valori di prontorealizzo come i titoli e dei crediti a breve termine. Il denominatore, invece, comprende i debiti che devono essere pagati entro un anno.
Ad esempio, supponiamo di avere un ammontare di 50.000 euro in cassa, 100.000 euro in banca, 25.000 euro in titoli e 75.000 euro di crediti a breve termine. I debiti a breve termine da pagare entro un anno ammontano a 150.000 euro. Per calcolare l’indice di liquidità primaria, sommiamo le attività disponibili: 50.000 + 100.000 + 25.000 + 75.000 = 250.000 euro. Successivamente, dividiamo questo valore per i debiti a breve termine: 250.000 / 150.000 = 1,6667.
L’indice di liquidità primaria rappresenta la capacità dell’azienda di far fronte ai propri debiti a breve termine utilizzando le proprie risorse immediate. Un valore superiore a 1 indica che l’azienda ha abbastanza liquidità per coprire i propri debiti a breve termine. Tuttavia, è importante considerare anche altri indicatori finanziari per valutare la situazione finanziaria complessiva dell’azienda.
In conclusione, per calcolare le liquidità differite è necessario considerare l’indice di liquidità primaria o immediata, che rappresenta il rapporto tra le attività disponibili e i debiti a breve termine. Questo indicatore fornisce una misura della capacità dell’azienda di far fronte ai propri debiti a breve termine utilizzando le proprie risorse immediate. È importante valutare anche altri indicatori finanziari per ottenere una visione completa della situazione finanziaria dell’azienda.