Giona (IX secolo a.C. – VIII secolo a.C.) è stato un profeta ebreo antico, il protagonista dell’omonimo libro dell’Antico Testamento. È uno dei dodici profeti minori ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica: si commemora il 21 settembre.
La storia di Giona è una delle più conosciute del Vecchio Testamento e narra di come il profeta sia stato inghiottito da una balena dopo aver cercato di fuggire dalla volontà di Dio. Giona era stato incaricato di recarsi nella città di Ninive per annunciare la prossima distruzione della città a causa della sua malvagità. Tuttavia, Giona decise di fuggire verso Tarsis per evitare di compiere il compito assegnatogli.
La fuga di Giona fu interrotta dall’arrivo di una violenta tempesta in mare aperto. I marinai, spaventati, decisero di gettare a sorte per scoprire chi fosse la causa della loro sfortuna e la sorte cadde su Giona. Il profeta riconobbe di aver disobbedito a Dio e suggerì ai marinai di gettarlo in mare per calmare la tempesta. Una volta gettato in acqua, Giona fu inghiottito da una grande balena inviata da Dio.
All’interno della balena, Giona pregò Dio chiedendo perdono per la sua disobbedienza. Dopo tre giorni e tre notti, la balena sputò Giona sulla riva, permettendogli di sopravvivere. Giona, quindi, decise di obbedire a Dio e si recò a Ninive per annunciare la prossima distruzione della città. I niniviti, colpiti dal messaggio di Giona, si pentirono e Dio decise di perdonarli, risparmiando così la città dalla distruzione.
La storia di Giona è spesso interpretata come un insegnamento sulla necessità di obbedire alla volontà di Dio e di accettare le conseguenze delle proprie azioni. Il libro di Giona è anche considerato un messaggio di speranza, poiché mostra come anche il peccatore più ribelle possa trovare perdono e redenzione se si pente sinceramente.
Cosa ha fatto Giona?
Giona è chiamato da Dio a eseguire una missione che ha dell’impossibile: predicare, lui, ebreo, la parola del suo Dio nella città di Ninive, città non-ebrea, capitale dell’Assiria, dove regnano il peccato e la dissoluzione. Nonostante la sua chiamata, Giona risponde fuggendo continuamente dall’assunzione del proprio compito. Egli prende una nave per Tarsis, cercando di scappare dalla presenza di Dio. Durante il viaggio, una tempesta colpisce la nave e l’equipaggio capisce che c’è qualcosa di soprannaturale dietro a questa calamità. Giona si rende conto che la tempesta è stata inviata da Dio a causa della sua fuga e si offre di essere gettato in mare per salvare la nave e l’equipaggio. Viene inghiottito da un grosso pesce e resta nel ventre del pesce per tre giorni e tre notti. Durante questo tempo, Giona prega a Dio, chiedendo perdono e promettendo di adempiere alla sua missione. Alla fine, Dio fa sputare Giona dal pesce sulla riva e lo chiama nuovamente a predicare a Ninive. Questa volta, Giona obbedisce e predica il messaggio di Dio alla città. Sorprendentemente, i niniviti ascoltano il suo messaggio e si pentono dei loro peccati, implorando il perdono di Dio. Dio decide di perdonare Ninive e di non distruggerla come aveva minacciato inizialmente. Questo suscita la rabbia di Giona, che si lamenta con Dio per la sua misericordia verso il popolo di Ninive. Dio cerca di spiegare a Giona la sua compassione e il suo amore per tutte le persone, ma Giona rimane amareggiato. La storia di Giona termina con Dio che fa crescere una pianta per fornire ombra a Giona, ma poi la fa morire, dimostrando a Giona che Dio ha il controllo su tutte le cose. In conclusione, Giona è chiamato da Dio a predicare nella città di Ninive, fuggendo inizialmente dal suo compito ma poi adempiendo alla sua missione. La storia di Giona mette in evidenza l’amore e la compassione di Dio per tutti, anche per coloro che sembrano essere i suoi nemici.
Come finisce la storia di Giona?
La storia di Giona si conclude con una domanda rivolta al lettore, il che è un elemento unico nel contesto biblico. Questa domanda finale è strettamente correlata all’immagine dell’albero di qiqayôn, che potrebbe essere un ricino, sotto cui Giona si era riparato e che era stato fatto seccare da un verme che lo stava divorando. Questa immagine dell’albero e del verme che lo rodeva rappresenta una sorta di parabola, un simbolo della situazione di Giona stesso.
L’albero di qiqayôn potrebbe rappresentare la misericordia e la protezione di Dio, mentre il verme che lo rodeva potrebbe simboleggiare la punizione divina o il rimorso di Giona per aver tentato di fuggire dalla volontà di Dio. In ogni caso, l’albero che si secca lascia Giona esposto al sole, un simbolo di giudizio e punizione. La domanda finale posta al lettore invita a riflettere sulla situazione di Giona e sulle sue scelte, chiedendo se aveva ragione a essere arrabbiato per la misericordia di Dio verso il popolo di Ninive o se avrebbe dovuto accettare la volontà di Dio senza esitazione.
Qual è il segno di Giona nella Bibbia?
Il segno di Giona nella Bibbia è spesso associato alla sua permanenza nel ventre di un grande pesce per tre giorni e tre notti. Questo episodio si trova nel libro di Giona nell’Antico Testamento. La storia narra che Dio chiamò Giona per andare a Ninive e annunciare la sua imminente distruzione a causa dei suoi peccati. Tuttavia, Giona decise di fuggire e si imbarcò su una nave diretta in una direzione opposta.
Ma Dio inviò una tempesta così violenta che l’equipaggio della nave temeva per la loro vita. Giona riconobbe che era a causa della sua disobbedienza a Dio che la tempesta si era scatenata. Così, chiese all’equipaggio di gettarlo in mare per placare la tempesta. Appena Giona fu gettato in acqua, un grande pesce lo inghiottì.
Nel ventre del pesce, Giona si pentì e pregò a Dio. Dopo tre giorni e tre notti, il pesce lo sputò sulla riva. Questo miracolo di essere salvato dal ventre del pesce è spesso interpretato come un segno di redenzione e di misericordia divina.
L’immagine di Giona nel ventre del pesce è simbolica e indica che Dio, ponendo il profeta in una situazione impossibile, lo costringe a capire che solo da Lui può ottenere salvezza. Il segno del pesce rappresenta la possibilità di una seconda chance e la capacità di Dio di redimere anche i peccatori più ribelli. Inoltre, il segno di Giona serve come un monito per gli ascoltatori della storia, invitandoli ad ascoltare e obbedire alla volontà di Dio, anche quando sembra impossibile o scomodo.
In conclusione, il segno di Giona nel ventre del pesce rappresenta la possibilità di redenzione e il potere di Dio di salvare anche coloro che sembrano irredimibili. Questo episodio della Bibbia ci ricorda che la misericordia e la grazia di Dio sono sempre disponibili per coloro che si pentono e si rivolgono a Lui.
Giona fu un profeta dellAntico Testamento.
Giona è considerato un profeta dell’Antico Testamento e il suo nome è associato al libro biblico che porta il suo nome. Questo libro racconta la storia di Giona, figlio di Amittai, che viene chiamato da Dio a predicare a Ninive, la capitale dell’antico regno assiro. Tuttavia, Giona decide di fuggire dalla presenza di Dio e imbarcarsi su una nave diretta in direzione opposta. Durante il viaggio, una tempesta violenta colpisce la nave e i marinai, rendendosi conto che Giona è la causa del disastro, lo gettano in mare. Giona viene poi inghiottito da un grande pesce e trascorre tre giorni e tre notti nel ventre dell’animale. In questo periodo, Giona si pente dei suoi errori e prega a Dio, che lo fa vomitare sulla terraferma. Giona accetta quindi il suo compito divino e si reca a Ninive, predicando la necessità di pentimento e conversione. La popolazione di Ninive ascolta il suo messaggio e si pente dei loro peccati, ottenendo così il perdono di Dio. Tuttavia, Giona è scontento del perdono divino e si arrabbia con Dio per la sua misericordia verso i nemici del suo popolo. Dio gli fa capire che la sua compassione si estende a tutti i popoli e creature della terra, e Giona impara la lezione. Questa storia mostra come anche i profeti possono avere le loro debolezze e come Dio sia disposto a perdonare e dare una seconda chance a coloro che si pentono sinceramente dei loro errori.
Chi è il profeta inghiottito dalla balena?
Giona è un profeta dell’Antico Testamento che viene menzionato nel libro di Giona. Secondo la storia, Dio gli ordinò di andare a Ninive, la capitale dell’antico impero assiro, per predicare contro la sua malvagità. Tuttavia, Giona decise di fuggire dalla presenza del Signore e si imbarcò su una nave diretta altrove.
Durante il viaggio, una tempesta colpì la nave e i marinai, spaventati, si resero conto che la tempesta era un castigo divino. Giona rivelò loro che era il motivo della tempesta e suggerì di gettarlo in mare per placare l’ira di Dio. I marinai, dopo aver tentato di salvarsi, accettarono il suo consiglio e lo gettarono in acqua.
Incredibilmente, una grande balena inghiottì Giona e lo tenne nel suo ventre per tre giorni e tre notti. Durante questo tempo, Giona pregò a Dio e si pentì del suo comportamento. Alla fine, Dio ordinò alla balena di vomitare Giona sulla terraferma. Giona allora si recò a Ninive e predicò la distruzione imminente della città. Sorprendentemente, gli abitanti di Ninive si pentirono dei loro peccati e Dio decise di risparmiare la città dalla distruzione.
La storia di Giona è spesso interpretata come un esempio di come Dio abbia compassione e offra la possibilità di redenzione anche alle persone che sembrano irrecuperabili. Inoltre, la storia sottolinea l’importanza del pentimento e della sottomissione alla volontà di Dio.