Sorella di Oreste: la sposa di Pilade

Elettra è un personaggio della mitologia greca, figlio di Strofio, re della Focide, e di Anassibia, sorella di Agamennone. È anche il cugino e inseparabile amico di Oreste. Elettra accompagnò Oreste nell’impresa vendicatrice contro la madre Clitennestra ed Egisto. Successivamente, Elettra sposò Pilade, fratello di Oreste, e da lui ebbe due figli, Medonte e Strofio.

Strofio, figlio di Criso e di Antifazia, era il re della Focide, una regione storica della Grecia centrale che comprende la Doride, la Locride e la zona del Parnaso. La Focide è un’area di circa 2120 km² con una popolazione di 37.799 abitanti nel 2007.

Clitennestra, moglie di Agamennone e madre di Crisotemi, Elettra, Ifigenia e Oreste, fu un’eroina greca. Era figlia di Tindareo e di Leda e sorella di Elena e dei Dioscuri. Clitennestra non è menzionata nell’Iliade di Omero, ma compare in diverse leggende poetiche.

Elettra,figlia di Agamennone, era inizialmente una divinità pregreca della luce. Successivamente, fu descritta come figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie. Altre versioni la ritraggono come una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione e madre, da Zeus, di Iasio e di Dardano. Elettra passò nelle leggende poetiche, ma non è menzionata nell’Iliade di Omero.

Perché Oreste uccide sua madre?

Nove anni dopo Oreste, ormai adulto, si recò a Delfi e chiese all’oracolo come doveva agire per vendicare la morte del padre. L’oracolo gli ordinò di uccidere la madre Clitemnestra ed Egisto. Questo compito era estremamente difficile per Oreste, in quanto uccidere la propria madre andava contro a tutti i principi morali e sociali. Tuttavia, Oreste sentiva il dovere di vendicare suo padre e seguire gli ordini dell’oracolo. La sua decisione di uccidere sua madre fu una scelta estrema, influenzata dalla sua profonda rabbia e dal suo desiderio di giustizia. Oreste era anche consapevole delle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare per il suo gesto, come l’ira degli dei e la reazione della sua stessa coscienza. Nonostante ciò, Oreste compì l’omicidio, portando così a compimento la sua vendetta. Questo atto tragico dimostra quanto la vendetta possa spingere le persone a commettere azioni estreme e andare contro a tutti i valori e le relazioni familiari.

Perché Atena nomina Oreste?

Perché Atena nomina Oreste?

Atena nomina Oreste perché, in quanto presidente dell’Areopago, ha il compito di valutare e giudicare le azioni degli uomini. Nel caso specifico di Oreste, Atena considera la sua situazione un caso particolare, poiché è chiamato ad affrontare un dilemma morale molto complesso. Oreste è stato costretto a uccidere sua madre Clitennestra per vendicare l’assassinio di suo padre Agamennone. Atena, come dea della saggezza e della giustizia, riconosce che questa situazione richiede un’attenta valutazione e considera la morte del padre più importante di quella della madre.

Atena prende questa decisione perché ritiene che la vendetta di Oreste sia giustificata, in quanto Clitennestra ha commesso un grave crimine uccidendo Agamennone, che era un eroe e un re rispettato. Inoltre, Atena sa che Oreste è stato tormentato da questa decisione e ha sofferto a causa della maledizione degli dei. Pertanto, Atena decide di offrire a Oreste una possibilità di redenzione e di liberarlo dalla sua colpa. Nomina Oreste come giudice nel tribunale dell’Areopago perché crede che lui, avendo sperimentato personalmente il peso delle scelte difficili, possa comprendere meglio le complessità morali e le conseguenze delle azioni umane.

In conclusione, Atena nomina Oreste perché riconosce la sua situazione unica e complessa e ritiene che lui sia in grado di prendere decisioni sagge e giuste. Atena agisce in base ai suoi principi di saggezza e giustizia, cercando di offrire una possibilità di redenzione a Oreste e di guidarlo verso una vita migliore.

Perché Oreste uccide Clitennestra?

Perché Oreste uccide Clitennestra?

Oreste uccide Clitennestra come atto di vendetta per l’assassinio del padre, Agamennone. Questo omicidio è stato ordinato da Apollo, il dio della luce e della giustizia, che ha richiesto a Oreste di ripristinare l’ordine patriarcale. Secondo la legge di vendetta dell’antica Grecia, Oreste ha il dovere di uccidere sua madre per punirla per l’omicidio di suo padre.

Clitennestra, infatti, aveva ucciso Agamennone per vendicare la morte della loro figlia Ifigenia, che era stata sacrificata in nome della guerra. La morte di Ifigenia aveva portato alla rottura della famiglia e alla distruzione dell’ordine patriarcale. Oreste, spinto dalla volontà di Apollo e dalla necessità di ripristinare l’ordine, decide di uccidere sua madre.

L’uccisione di Clitennestra da parte di Oreste, tuttavia, non risolve il problema e non ripristina l’ordine. Ogni atto di vendetta o di riparazione si trasforma sempre in una nuova contaminazione. Oreste, infatti, sarà tormentato dalle Furie, che rappresentano la vendetta e la colpa, e sarà costretto a fuggire e a vivere in esilio. Questo ci mostra che la violenza e la vendetta non portano mai a una vera soluzione e che l’ordine patriarcale può essere visto come un sistema ingiusto e oppressivo.

In conclusione, Oreste uccide Clitennestra come atto di vendetta per l’assassinio del padre Agamennone, seguendo l’ordine di Apollo. Tuttavia, questa uccisione non risolve i problemi e non ripristina l’ordine. Ogni atto di vendetta genera solo più violenza e contaminazione.

Chi è Oreste nellOdissea?

Chi è Oreste nellOdissea?

Oreste è un personaggio della mitologia greca che compare nell’Odissea, un poema epico attribuito a Omero. Egli è il figlio di Agamennone, il re di Micene, e della regina Clitennestra. La sua storia è fortemente legata alla vendetta e alla giustizia.

Oreste diventa protagonista nel momento in cui decide di vendicare l’uccisione del padre da parte della madre e del suo amante Egisto. Dopo la morte di Agamennone, Clitennestra e Egisto prendono il controllo del regno di Micene. Oreste, però, sente l’obbligo morale di vendicare suo padre e riportare l’ordine e la giustizia nel regno.

Per compiere la sua vendetta, Oreste si allea con sua sorella Elettra e con il cugino Pilade. Insieme, pianificano di uccidere Clitennestra e Egisto. Una volta compiuto l’omicidio, Oreste affronta le conseguenze delle sue azioni. Viene perseguitato dalle Erinni, le dee vendicative, e soffre di rimorsi e tormenti interiori.

La storia di Oreste è stata oggetto di numerose opere teatrali e letterarie, tra cui la famosa trilogia di Eschilo, l’Orestea. Questa trilogia racconta in dettaglio la vicenda di Oreste, dalla vendetta alla sua assoluzione finale attraverso un processo di giustizia. La storia di Oreste è emblematica dell’importanza della vendetta e della giustizia nell’antica cultura greca.

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