La dicitura “ss. mm. ii” significa “sue modifiche e integrazioni”. Questa sigla viene spesso utilizzata in documenti ufficiali e normative per indicare le modifiche apportate a un testo o a una legge.
Le parole “sue” si riferiscono al testo o alla legge di riferimento, mentre “modifiche” si riferisce ai cambiamenti apportati al testo originale. “Integrazioni” invece si riferisce alle aggiunte o alle nuove informazioni inserite nel testo.
È importante notare che l’utilizzo delle sigle “ss. mm. ii” è specifico del contesto italiano e viene utilizzato principalmente nel campo legale, amministrativo e normativo.
Ecco alcuni esempi di come potrebbe essere utilizzata la dicitura “ss. mm. ii”:
– Nella legge n. 123 del 2020, sono state apportate delle ss. mm. ii al capitolo 2.
– Il contratto di locazione è stato modificato con le ss. mm. ii del proprietario.
– Il regolamento interno dell’azienda è stato aggiornato con le ss. mm. ii dell’ultimo consiglio di amministrazione.
Le ss. mm. ii possono riguardare diverse tipologie di modifiche, come ad esempio correzioni di errori, aggiornamenti normativi, inserimento di nuove disposizioni o revoca di disposizioni precedenti.
In conclusione, la dicitura “ss. mm. ii” è utilizzata per indicare le modifiche e le integrazioni apportate a un testo o a una legge di riferimento ed è spesso utilizzata nel contesto legale e normativo.
La frase corretta è: Come si scrive SS.MM.II.?
La sigla SS.MM.II. sta per “Successive modifiche e integrazioni” e viene utilizzata per indicare che un decreto è stato modificato più volte nel corso del tempo. Questa sigla viene solitamente aggiunta in coda al nome del decreto per evidenziare che sono state apportate delle modifiche successive.
Quando un decreto subisce delle modifiche, queste possono riguardare sia il testo originale del decreto, sia eventuali allegati o disposizioni collegate. Le modifiche possono essere di diversa natura, ad esempio possono riguardare la correzione di errori, l’aggiunta o la rimozione di disposizioni, l’aggiornamento delle norme o il recepimento di modifiche legislative.
L’indicazione delle SS.MM.II. è importante perché permette di individuare facilmente la versione più aggiornata di un decreto, evitando così di fare riferimento a versioni obsolete o non più valide. In questo modo si assicura la corretta applicazione delle norme e si evitano possibili errori o incomprensioni.
Per esempio, se un decreto è stato modificato più volte, la sigla SS.MM.II. sarà aggiunta al nome del decreto seguita da un numero che indica l’ordine delle modifiche. Ad esempio, se il decreto si chiama “Decreto XYZ” e è stato modificato due volte, la versione più recente potrebbe essere indicata come “Decreto XYZ SS.MM.II. n. 2”.
In conclusione, la sigla SS.MM.II. viene utilizzata per indicare le successive modifiche e integrazioni apportate a un decreto. Questa indicazione è importante per individuare la versione più aggiornata del decreto e assicurare la corretta applicazione delle norme.
Qual è il significato di SS LL in una lettera?
Nel contesto di una lettera, l’abbreviazione SS LL è una forma di allocuzione onorifica che deriva dalla lingua italiana rinascimentale. Viene utilizzata per rivolgersi a una persona o a un gruppo di persone con un alto grado di rispetto o autorità. L’abbreviazione SS LL sta per “Signorie Loro”, che può essere tradotto in italiano moderno come “Vostre Signorie”.
L’uso di SS LL in una lettera è un modo formale e cortese per rivolgersi a un destinatario di alto rango o di grande importanza. Questa forma di indirizzo era comune nel periodo rinascimentale e veniva utilizzata per rivolgersi a nobili, dignitari o autorità governative. L’uso di SS LL indica un rispetto particolare nei confronti del destinatario e sottolinea la loro posizione di autorità.
Nella pratica, l’abbreviazione SS LL può essere utilizzata come saluto iniziale della lettera, ad esempio “Egregie SS LL” o “Illustrissime e Reverendissime SS LL”. È importante notare che l’uso di SS LL è considerato molto formale e non è comune nelle comunicazioni quotidiane. Tuttavia, può essere appropriato utilizzarlo in situazioni ufficiali o quando ci si rivolge a persone di grande importanza o autorità.
Cosa significa art. SS?
L’art. 2251 del Codice Civile disciplina la società semplice (s.s.), che rappresenta il modello normativo delle società personali. La società semplice è una forma di organizzazione caratterizzata dalla collaborazione tra due o più persone, dette soci, che mettono in comune beni o lavoro al fine di perseguire un interesse comune.
La principale caratteristica della società semplice è la sua natura personale, in quanto la responsabilità dei soci è illimitata e solidale, il che significa che i creditori della società possono rivalersi sui beni personali dei soci per soddisfare i loro crediti. Inoltre, la società semplice è un’entità flessibile, in quanto può essere costituita in forma verbale o scritta e non richiede l’iscrizione nel Registro delle Imprese.
La società semplice può avere un oggetto qualsiasi, ad eccezione di quelle attività riservate per legge ad altre forme societarie. Inoltre, i soci possono decidere di apportare beni o lavoro alla società e possono stabilire un accordo di divisione degli utili e delle perdite proporzionale alle rispettive quote di partecipazione.
Nel caso in cui sia necessario disciplinare più specificamente i rapporti tra i soci, è possibile redigere un contratto di società in cui vengono stabiliti i diritti e i doveri dei soci, le modalità di gestione della società e i criteri per la distribuzione degli utili.
In conclusione, l’art. 2251 del Codice Civile definisce la società semplice come una forma di organizzazione caratterizzata dalla collaborazione tra soci, responsabilità illimitata e solidale e flessibilità nella costituzione e gestione.
Domanda: Come si abbrevia la parola nella in italiano?
La parola “nella” può essere abbreviata in due modi: “n.” o “nella” stessa. La forma abbreviata “n.” viene utilizzata principalmente in contesti formali e scritti, come ad esempio nelle note a piè di pagina o nelle citazioni bibliografiche. In questi casi, l’abbreviazione “n.” viene seguita da un punto. Ad esempio, se si vuole citare un libro nel testo, si può scrivere: “Secondo Smith (n., p. 23), la teoria è valida”.
Tuttavia, nella forma parlata o informale, è comune utilizzare l’intera parola “nella” senza abbreviazioni. Ad esempio, se si sta avendo una conversazione informale con qualcuno e si desidera dire “Sono stato nella biblioteca”, si può semplicemente dire “Sono stato nella biblioteca” senza abbreviare la parola “nella”.
Cosa significa la sigla SS.MM.II.?
La sigla SS.MM.II. è l’abbreviazione di “sue modifiche e integrazioni”. Questa dicitura viene comunemente utilizzata in ambito legislativo per indicare che un testo normativo è stato soggetto a successive modifiche e integrazioni nel corso del tempo.
Quando un testo di legge subisce modifiche, vengono apportate delle variazioni al suo contenuto originale. Queste variazioni possono riguardare l’aggiunta, la cancellazione o la modifica di alcuni articoli o disposizioni. Le modifiche sono apportate per adattare il testo alle nuove esigenze o per correggere eventuali errori o lacune presenti nella versione originale.
Le integrazioni, invece, rappresentano l’aggiunta di nuove disposizioni o articoli al testo di legge originale senza modificare direttamente il suo contenuto. Le integrazioni sono apportate per coprire argomenti o situazioni che non erano previsti nella versione originale del testo.