Superlativo assoluto di ampio: regole e esempi

Si può dire e scrivere in tutti e due i modi. Ampissimo, forma un po’ meno frequente nell’uso, è il superlativo regolare dell’aggettivo ampio (come bello ▶ bellissimo ecc.). Amplissimo è una forma dotta che deriva dal superlativo latino amplissimum e, rispetto ad ampissimo, è oggi la variante leggermente più diffusa.

L’aggettivo “ampio” indica qualcosa che ha dimensioni notevoli, estensione considerevole o spazio abbondante. Può essere utilizzato per descrivere oggetti, spazi fisici o concetti astratti. Quando si vuole esprimere il massimo grado di ampiezza, si usa il superlativo assoluto, che può essere sia “ampissimo” che “amplissimo”.

Amplissimo è una forma più comune nell’ambito della letteratura o in contesti formali, come ad esempio nella scrittura accademica o negli articoli scientifici. Ampissimo, d’altra parte, è una variante meno comune, ma comunque accettata e utilizzata in alcuni contesti informali.

Ecco alcuni esempi di utilizzo delle due forme:

– “Il palazzo è dotato di un ampissimo giardino.”
– “La sala conferenze è amplissima, può ospitare fino a 200 persone.”

Entrambi i termini sono corretti grammaticalmente e possono essere utilizzati a seconda dello stile o del contesto in cui si scrive. Tuttavia, è importante notare che “amplissimo” è generalmente considerato più formale, mentre “ampissimo” può essere utilizzato in modo più colloquiale o informale.

In conclusione, sia “ampissimo” che “amplissimo” sono forme accettate e corrette per esprimere il superlativo assoluto di “ampio”. La scelta tra le due forme dipende dal contesto in cui si utilizza il termine e dallo stile di scrittura preferito.

Domanda: Come si forma il superlativo assoluto?

Il superlativo assoluto è una forma comparativa dell’aggettivo che esprime il massimo grado di una qualità, senza paragoni. Esistono diverse modalità per formare il superlativo assoluto in italiano.

La prima modalità consiste nell’anteporre gli avverbi “molto”, “tanto” o “assai” all’aggettivo. Ad esempio, se abbiamo l’aggettivo “bello”, il suo superlativo assoluto può essere “molto bello” o “assai bello”. Questa forma è molto comune e viene utilizzata per descrivere qualcosa che è estremamente bello, senza fare confronti con altri oggetti o persone.

Un’altra modalità per formare il superlativo assoluto è aggiungere all’aggettivo la desinenza “-issimo”. Ad esempio, se abbiamo l’aggettivo “buono”, il suo superlativo assoluto sarà “buonissimo”. Questa forma è più enfatica rispetto all’uso degli avverbi e viene spesso utilizzata per esprimere un alto grado di qualità.

Inoltre, il superlativo assoluto può essere formato ripetendo l’aggettivo stesso. Ad esempio, possiamo dire “questo problema è facile facile” per sottolineare che il problema è estremamente facile. Questa forma è molto colloquiale e viene spesso utilizzata per enfatizzare una qualità in modo informale.

In conclusione, il superlativo assoluto si forma anteponendo gli avverbi “molto”, “tanto” o “assai” all’aggettivo, aggiungendo la desinenza “-issimo” all’aggettivo stesso o ripetendo l’aggettivo. Questa forma viene utilizzata per esprimere un alto grado di una qualità, senza confronti con altri oggetti o persone.

Domanda: Come si dice ampio o ampio?

Domanda: Come si dice ampio o ampio?

La parola “ampio” può essere usata in diversi contesti per indicare qualcosa che ha una vasta estensione o una grande dimensione. Tuttavia, è importante notare che la forma “amplo” è caduta in disuso, mentre “ampio” è rimasto in uso sia nel linguaggio letterario che in quello comune.

La parola “ampio” può essere usata per descrivere uno spazio fisico, come ad esempio una stanza o un ambiente, che è di dimensioni considerevoli. Ad esempio, si può dire che una sala da pranzo è ampia se ha un’area sufficientemente grande per ospitare un tavolo e sedie per numerose persone. In questo caso, “ampio” sottolinea la dimensione spaziale dell’ambiente.

Inoltre, “ampio” può anche essere utilizzato per descrivere la portata o la quantità di qualcosa. Ad esempio, si può dire che una ricerca ha raccolto un ampio numero di dati, indicando che sono state raccolte molte informazioni. In questo caso, “ampio” sottolinea la vastità o l’estensione della quantità.

La forma superlativa di “ampio” è “ampissimo”, che indica che qualcosa è estremamente grande o vasto. Ad esempio, si può dire che una piazza è ampissima se ha un’area molto grande. Inoltre, “ampissimo” può essere utilizzato per sottolineare l’estensione o la portata di una cosa. Ad esempio, si può dire che un libro offre un’ampissima panoramica di un determinato argomento, indicando che fornisce una visione molto completa ed esaustiva.

In conclusione, la parola “ampio” viene utilizzata per indicare una vasta estensione o una grande dimensione di qualcosa. È una parola che è rimasta in uso sia nel linguaggio letterario che in quello comune, mentre la forma “amplo” è caduta in disuso. La forma superlativa di “ampio” è “ampissimo”, che indica una grandezza o una vastità estrema.

Quali sono i 10 aggettivi che non possono avere il superlativo?

Quali sono i 10 aggettivi che non possono avere il superlativo?

Non hanno il comparativo e il superlativo alcuni aggettivi che non ammettono gradazioni di intensità. Questi aggettivi descrivono caratteristiche o attributi che sono intrinsecamente definiti e non possono essere misurati o confrontati in termini di grado. Ad esempio, l’aggettivo “quadrato” descrive una forma geometrica con quattro lati uguali e quattro angoli retti. Non ha senso dire che qualcosa è “più quadrato” o “il più quadrato”, perché la sua natura stessa è definita dalla sua forma specifica. Allo stesso modo, gli aggettivi “triangolare”, “rettangolare”, “rotondo” descrivono forme specifiche che non possono essere misurate in termini di intensità.

Alcuni aggettivi che descrivono periodi di tempo o aspetti temporali, come “settimanale”, “mensile” e “annuale”, non possono essere comparati in termini di durata. Ad esempio, non ha senso dire che qualcosa è “più settimanale” o “il più settimanale”, perché la parola “settimanale” descrive un periodo di tempo specifico che si ripete ogni sette giorni.

Allo stesso modo, gli aggettivi “chimico”, “telefonico”, “ligneo”, “bronzeo” descrivono attributi specifici che non possono essere misurati o comparati in termini di intensità. Questi aggettivi descrivono rispettivamente attributi legati alla chimica, alla telefonia, al legno e al bronzo, che sono caratteristiche intrinseche e non possono essere confrontate in termini di grado.

Inoltre, gli aggettivi “francese”, “inglese” descrivono l’appartenenza a una determinata nazionalità o lingua. Non ha senso dire che qualcosa è “più francese” o “il più francese”, perché l’appartenenza a una determinata nazionalità o lingua non può essere misurata o confrontata in termini di intensità.

Infine, gli aggettivi “moribondo” e “zoppo” descrivono condizioni di salute o disabilità che non possono essere misurate o confrontate in termini di intensità. Non ha senso dire che qualcosa è “più moribondo” o “il più moribondo”, perché la condizione di essere moribondo o zoppo è definita dalla sua natura specifica e non può essere misurata in termini di intensità.

Quali sono i superlativi?

Quali sono i superlativi?

Il superlativo è una forma del comparativo che viene utilizzata per esprimere il grado più alto di una qualità. Può essere espresso in due modi principali: il superlativo assoluto e il superlativo relativo.

Il superlativo assoluto viene utilizzato quando si vuole esprimere una qualità nel suo grado più elevato senza confronto con altri termini. Ad esempio, se diciamo che qualcosa è “bellissimo” o “grandissimo”, stiamo utilizzando il superlativo assoluto per enfatizzare al massimo la qualità di bellezza o grandezza. Questo tipo di superlativo viene spesso utilizzato per esprimere emozioni o per fare descrizioni molto enfatiche.

Il superlativo relativo, invece, viene utilizzato quando si vuole confrontare una qualità con quella di altri termini. Può essere di due tipi: superlativo di maggioranza e superlativo di minoranza. Il superlativo di maggioranza viene utilizzato per indicare che una qualità è presente in misura maggiore rispetto ad altri termini. Ad esempio, se diciamo che qualcosa è “il più bello” o “il più grande”, stiamo utilizzando il superlativo di maggioranza per indicare che è più bello o più grande rispetto a tutto il resto. Il superlativo di minoranza, invece, viene utilizzato per indicare che una qualità è presente in misura minore rispetto ad altri termini. Ad esempio, se diciamo che qualcosa è “il meno costoso” o “il meno affollato”, stiamo utilizzando il superlativo di minoranza per indicare che è meno costoso o meno affollato rispetto a tutto il resto.

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