Tributi erariali: una panoramica completa

Le entrate tributarie erariali sono indicate nel bilancio dello Stato al titolo I e sono così suddivise:

1. Imposte sul patrimonio e sul reddito: – Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) – Imposta sul reddito delle società (IRES) – Imposta sulle successioni e donazioni – Imposta sulle attività finanziarie (IVAFE) – Imposta sulla casa (IMU e TASI) – Imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) – Imposta sulle transazioni immobiliari (IMPOSTE SUI TRASFERIMENTI IMMOBILIARI – IMPOSTE DI REGISTRO, ICI, IVA, ITALIA)

2. Tasse e imposte sugli affari: – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Imposta sulle bollette energetiche (ACE, AEEGSI) – Imposta sulle assicurazioni (IVASS) – Imposta sulle attività commerciali (IMPOSTA SULLE ATTIVITÀ COMMERCIALI – IUC, INPS, INAIL, IVA, IVA RICARICATA, IVA DEDUCIBILE, IVA VERSATA, IVA DA VERSARE, IMPOSTA DI REGISTRO, IMPOSTA DI BOLLO, IMPOSTA SOSTITUTIVA) – Imposta sulle società di capitali (IRES)

3. Imposte sulla produzione, sui consumi e dogane: – Imposta sulle accise (tabacchi, alcolici, carburanti, energia elettrica, ecc.) – Imposta sulla produzione di energia elettrica (AEEGSI) – Imposta sulle bevande alcoliche (IVIE) – Imposta sulle bevande analcoliche (IVIE) – Imposta sulle bevande gassate (IVIE) – Imposta sulla pubblicità (IVIE) – Imposta sulle importazioni e sulle esportazioni (dogane)

4. Monopoli: – Imposta sui giochi pubblici (SuperEnalotto, Lotto, Gratta e Vinci, ecc.) – Imposta sulle scommesse (Sport, Ippica, Poker, Casinò, ecc.)

5. Lotto, lotterie e altre attività di gioco: – Imposta sulle vincite al gioco (lotterie, scommesse, bingo, ecc.)

È importante notare che questa è solo una panoramica generale delle principali entrate tributarie erariali presenti nel bilancio dello Stato.

Cosa si intende per tributi locali?

I tributi locali sono fondi di finanziamento per i servizi che vengono erogati dagli enti locali, come i comuni. Questi tributi sono fondamentali per garantire la copertura dei costi relativi alla gestione e alla manutenzione di servizi pubblici essenziali, come la pulizia delle strade, la gestione dei rifiuti, la manutenzione delle aree verdi e la promozione del territorio.

Tra i tributi locali più comuni troviamo la Tosap e la Cosap. La Tosap, o Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche, è un tributo che viene applicato a tutte le attività commerciali che occupano spazi pubblici per l’esercizio della loro attività, ad esempio tavolini all’aperto, dehors o esposizioni di merci. La Cosap, o Canone per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche, è un tributo simile alla Tosap, ma viene applicato alle attività non commerciali, come associazioni o enti che utilizzano spazi pubblici per scopi diversi.

Un altro tributo locale è l’Icpa, o Imposta Comunale Pubblicità e Affissioni, che viene applicata alle attività commerciali che utilizzano spazi pubblici per la pubblicità o l’affissione di manifesti. Questo tributo è calcolato in base alla dimensione e alla visibilità dei mezzi pubblicitari utilizzati.

Infine, l’Iuc, o Imposta Unica Comunale su casa e rifiuti, è un tributo che riguarda i proprietari di immobili e comprende sia la tassa sui rifiuti sia l’imposta comunale immobiliare. La tassa sui rifiuti varia in base alla grandezza dell’abitazione e al numero di occupanti, mentre l’imposta comunale immobiliare è calcolata in base al valore dell’immobile.

In conclusione, i tributi locali sono fondamentali per garantire la copertura dei costi relativi alla gestione dei servizi pubblici erogati dagli enti locali. Essi comprendono la Tosap e la Cosap per l’occupazione di spazi pubblici, l’Icpa per la pubblicità e l’affissione di manifesti, e l’Iuc per casa e rifiuti.

Quali sono i tributi propri?

Quali sono i tributi propri?

I tributi propri sono tasse che vengono istituite e regolate dalle leggi statali e il cui gettito è attribuito alle regioni. Questi tributi sono diversi dai tributi erariali, che sono tasse istituite e regolate dallo Stato centrale.

Un esempio di tributo proprio è l’addizionale regionale all’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Le regioni possono infatti istituire un’addizionale sulle basi imponibili dell’Irpef, in aggiunta all’imposta nazionale. Il gettito di questa addizionale viene poi attribuito alle regioni stesse per finanziare le loro spese.

Le regioni possono inoltre istituire tributi propri in relazione ai presupposti che non sono già assoggettati ad imposizione erariale. Questi tributi possono riguardare ad esempio la proprietà immobiliare, l’uso di beni pubblici, l’attività di impresa e così via. Le regioni hanno quindi una certa autonomia nella determinazione di questi tributi e nel loro utilizzo per finanziare le proprie attività e servizi.

Quanti tipi di riscossione esistono?

Quanti tipi di riscossione esistono?

In materia di riscossione, si distinguono due tipi principali: la riscossione spontanea e la riscossione forzata, o coattiva.

La riscossione spontanea si verifica quando il contribuente adempie volontariamente alla propria obbligazione tributaria, versando l’importo dovuto senza necessità di azioni coercitive da parte dell’amministrazione fiscale. Questo tipo di riscossione avviene principalmente attraverso il pagamento delle imposte tramite bollettini o bonifici, nei termini e modi stabiliti dalla normativa fiscale. La riscossione spontanea rappresenta un obiettivo importante per l’amministrazione fiscale, in quanto comporta una minor spesa e un minor impegno di risorse per la riscossione degli importi dovuti.

Tuttavia, non sempre i contribuenti adempiono volontariamente alle proprie obbligazioni tributarie. In questi casi, l’amministrazione fiscale deve adottare misure di riscossione forzata o coattiva. La riscossione forzata è necessaria quando il contribuente non adempie volontariamente alla propria obbligazione tributaria, ad esempio non pagando le imposte dovute o non adempiendo agli obblighi dichiarativi. L’amministrazione fiscale ha a disposizione una serie di strumenti e procedure per effettuare la riscossione forzata, come ad esempio l’iscrizione ipotecaria sui beni immobili del contribuente, il pignoramento dei conti correnti o dei beni mobili, l’acquisizione di somme dovute da terzi al contribuente e l’iscrizione di ipoteche sui beni mobili.

In conclusione, la riscossione può avvenire in modo spontaneo, quando il contribuente adempie volontariamente alla sua obbligazione tributaria, o in modo forzato, quando l’amministrazione fiscale deve adottare misure coercitive per ottenere il pagamento degli importi dovuti. La riscossione spontanea è preferibile in quanto comporta minori costi e minori difficoltà amministrative, ma quando necessario, l’amministrazione fiscale ha a disposizione strumenti e procedure per effettuare la riscossione forzata.

Cosa significa sezione erario?

Cosa significa sezione erario?

La sezione “Erario” si riferisce ai versamenti che vengono effettuati verso lo stato italiano per pagare le imposte e le tasse erariali. Questi versamenti includono l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società), le ritenute fiscali e altre tasse erariali.

L’IRPEF è un’imposta diretta che viene pagata dalle persone fisiche in base al reddito che percepiscono. L’IVA è un’imposta indiretta che viene pagata dai consumatori finali su beni e servizi acquistati. L’IRES è un’imposta che le società pagano sugli utili che generano.

La sezione “Erario” è quindi utilizzata per effettuare i versamenti di queste imposte e tasse, che vengono poi utilizzati dallo stato per finanziare le spese pubbliche e i servizi forniti ai cittadini.

È importante tenere traccia di questi versamenti e assicurarsi di effettuarli correttamente e puntualmente per evitare sanzioni o interessi moratori. Le modalità di pagamento possono variare a seconda del tipo di imposta o tassa, ma di solito è possibile effettuare i versamenti tramite bonifico bancario, bollettino postale o altri strumenti di pagamento elettronici.

In conclusione, la sezione “Erario” è quella utilizzata per i versamenti delle imposte e delle tasse erariali verso lo stato italiano. È importante essere consapevoli di queste obbligazioni fiscali e assicurarsi di effettuare i pagamenti correttamente per contribuire al finanziamento delle spese pubbliche.

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